Filastrocche
Le cornacchie nel paté
Sette, quattordici, ventuno e ventotto questo è il gioco di Paperotto. Paperotto è giù in cantina a cercare la Regina, la Regina è andata via a piegar la biancheria. La Regina è andata a Roma a comprare la corona; la corona è già venduta la Regina è svenuta, è svenuto pure il Re a vedere le cornacchie saltar fuori dal paté. [popolare, adattamento]
Filastrocca di Cincirinella
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, pan biscotto e mortadella, viva la moglie di Cincirinella. Cincirinella aveva un podere e tutti i dì l’andava a vedere: se gli mancava un tozzo di pane dava la colpa al povero cane; se gli mancava un fuscellino dava la colpa al contadino; se gli mancava una per spina dava la colpa alla contadina. [popolare]
Robin
Robin, Robin il grassone mangiava più di ottanta persone: mangiò una mucca, mangiò un vitello, mangiò il macellaio con tutto il macello, mangiò la chiesa col cappellano, il campanile col sagrestano. E mucca e vitello, beccaio e macello, e chiesa e curato quand’ebbe mangiato così si lagnò: <<Che fame che ho!>> [Gianni Rodari]
Paggio Simone
<<Paggio simone, paggio Simone, con il berretto di lana marrone, con il farsetto di verde velluto, paggio simone, ti do il benvenuto>>. <<Mastro Michele, mastro michele, sento nell’aria profumo di miele, vedo le torte che odoran di forno, ho tanta fame ed è già mezzo giorno>>. <<Compera dunque, paggio Simone! Per tre soldini ti do un panettone, per due soldini una torta squisita, per un soldino una pera candita>>. [Maggiorina…